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Transfer pricing – Distributore mondiale

maggio 01, 2013  |   Blog,Distributore   |     |   1 Comment

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La transazione

Il Gruppo multinazionale con headquarter in Italia è impegnato nello sviluppo e realizzazione di macchine ed impianti per produzione di prodotti appartenenti ad un particolare settore merceologico. In particolare la società italiana si occupa della produzione dei macchinari e degli impianti che vengono successivamente venduti alle società estere del gruppo che si occupano della distribuzione degli stessi.

Attività svolta

Un’ analisi economica sui Prezzi di Trasferimento è stata svolta al fine di  supportare la conformità al valore normale del prezzo di trasferimento applicato alla transazione in esame.

Dettagli del progetto

In particolare, il lavoro svolto è stato finalizzato ad individuare la corretta remunerazione dei distributori esteri appartenenti al gruppo e che in base all’analisi funzionale svolta risultavano essere le parti più appropriate da testare.

Considerando che  le controparti commerciali dell’attività di distribuzione erano società situate in Europa, USA e Canada con un livello di funzioni e di rischi inferiori a quelle della società italiana, le tested parties della transazione sulla base delle  linee guida OCSE e della regolamentazione italiana sui prezzi di trasferimento sono state  considerate  le società distributrici estere.

A tal fine sono state effettuate due analisi di benchmark (una per il mercato europeo e l’altra per il mercato nord americano che ricomprendeva USA e Canada) attraverso alcuni database internazionali utilizzati anche dalle autorità fiscali sia italiane che di altri Paesi esteri. Tale analisi è stata elaborata  attraverso tre fasi principali:

  • Fase 1 – Comprensione del Gruppo, in termini di aree di business presidiate, prodotti/servizi offerti, società controllate e analisi funzionale delle stesse, analisi dei principali contratti infragruppo, analisi della supply chain del Gruppo e individuazione delle transazioni rilevanti ai fini dello studio,
  • Fase 2 – Scelta del metodo più appropriato, tra quelli riconosciuti dall’OCSE e dall’Amministrazione Finanziaria italiana, per la determinazione dei prezzi di trasferimento, sulla base del profilo funzionale e di rischio dei soggetti del Gruppo coinvolti nelle transazioni intercompany, così come delineato nella precedente Fase 1,
  • Fase 3 – Analisi quanti-qualitativa finalizzata ad individuare, attraverso un processo di scrematura progressivo, un campione di aziende comparabili in termini di profilo funzionale e di rischio, e a determinare di conseguenza i livelli di remunerazione di mercato conseguiti dagli stessi per le attività svolte,

L’analisi è stata ultimata con l’individuazione di un intervallo di valori di mercato (interquartile range) all’interno del quale il Gruppo poteva stabilire la remunerazione arm’s length da conseguirsi nell’ambito della transazione infragruppo in essere.

Quale indicatore preferenziale del livello di profitto, è stato scelto l’Operating Margin (O.M.) ovvero Return on Sales (R.O.S.)

                                   O.M.  =  EBIT / Fatturato.

Tale indicatore risulta esser il più adatto per evidenziare la profittabilità di società che svolgono funzioni legate all’attività di vendita, considerando peraltro che tale attività non richiede significativi investimenti in assets e pertanto gli indici legati a tassi di rendimento non risultano essere appropriati.

1 Comment for this entry

  • mirko

    maggio 18th, 2013 on 13:45

    Grazie all’autore del post, hai detto delle cose davvero giuste. Spero di vedere presto altri post del genere, intanto mi salvo il blog trai preferiti.









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